Scopri tutto su Rolando Toro Araneda, il creatore di Biodanza.
Scopri tutto su Rolando Toro Araneda, il creatore di Biodanza.
Psicologo e Antropologo, nasce il 19 aprile 1924 in Cile.
Titolare della cattedra di Psicologia dell’Arte e dell’Espressione nell’Istituto di Estetica della Pontificia Università del Cile e Docente del Centro di Studi di Antropologia Medica della Scuola di Medicina dell’Università del Cile, realizza ricerche su “Espressioni dell’inconscio”, “Arte delle origini” e sugli stati di “Espansione della coscienza”.
Tra il 1968 e il 1973 inizia le sue prime esperienze con Biodanza (all’epoca chiamata Psicodanza). Applica questo sistema nell’Ospedale Psichiatrico di Santiago e nell’Istituo di Estetica dell’Università Cattolica del Cile.
Viene nominato Professore Onorario dell’Università Aperta Interamericana di Buenos Aires, Argentina.
Nel 1982 Rolando Toro fonda la prima Scuola di Biodanza del mondo, a Fortalezza (Brasile). In seguito si creano altre Scuole e il Movimento Mondiale di Biodanza si espande nel mondo.
Nel 1990 apre la prima Scuola di Biodanza in Italia. Dal 1989 al 1998 durante il suo soggiorno in Europa si dedica a un programma di diffusione del suo sistema.
Successivamente fonda l’IBF (International Biocentric Foundation), ente proprietario del marchio “Biodanza Sistema Rolando Toro” e del patrimonio metodologico di Biodanza.
Vive in Italia per più di 10 anni divulgando il metodo Biodanza in tutta Europa. Ritornato in Cile dirige e coordina le attività della Biodanza in tutto il mondo.
Poeta e pittore, pubblica libri di poesie ed espone i suoi lavori artistici sia in Europa che in Sud America.
Rolando Toro muore in Cile il 16 febbraio 2010.
Un grande POETA.
Troppo spesso la poesia si avvolge intorno all’ombelico dell’autore nel nome di un semplice autocompiacimento personale o culturale.
Senza forza, senza sangue, senza vera vita dentro.
Perchè la poesia, se non parla il linguaggio potente e profondo della vita vera e vissuta è vuota, vacua, e quindi grandiosamente noiosa.
Aver incontrato e scoperto la poesia di Rolando Toro per me, è stata una scoperta sublime.
Come aver trovato una sorgente pura.
Parole che muovono. Che fanno alzare in piedi. Che accarezzano. Che danno un senso immensa di vita, di grandezza e di amore.
Parole uniche.
Le parole di un Genio.
Ugo Rizzo
La Forza che ci conduce
è la stessa che incendia il sole,
che anima le maree,
che fa fiorire i ciliegi.
La forza che ci muove
è la stessa che fa vibrare il seme
e il suo messaggio immemore di vita.
La danza genera il destino.
Seguendo le medesime leggi
del fiore sospinto dalla brezza.
Nel girasole dell’Armonia,
tutti siamo Uno.
E dio creò il mondo in sette giorni.
Il primo giorno creò l’amore
e, dolcemente, vibrò la vita
nell’occhio del caos.
Il secondo giorno creò il vento
e i semi dell’amore
si sparsero per tutta la terra.
Il terzo giorno creò il mare con
le sue alghe, ed i suoi pesci e la canzone delle balene.
Il quarto giorno creò la musica
e in ogni creatura mise un canto differente.
Il quinto giorno creò le piante sacre
con il profumo dell’eternità.
Il sesto giorno creò l’uomo e la donna,
e diede loro la conoscenza dell’orgia
e la cura dei figli.
Il settimo giorno creò la danza,
celebrando le sue opere.
L’intelligenza divina si trasmette attraverso migliaia di anni
per affrontare nella nostra coscienza come memoria dell’eterno.
Siamo cugini dei fiori e avi del vento che ci feconda.
Siamo dei paesi del mare, siamo i discendenti impazziti delle conchiglie.
Siamo, nel sogno della terra, crisalidi e larve, orme di stelle,
e negli abbracci eterni respiriamo la luce cosmica.
E dall’amore riapprendiamo
i circuiti squisiti dell’intelligenza divina,
il sentire palpitante della vita.
Cos’è la “grandezza” se non la pulsazione
del più piccolo all’interno del più grande?
Fragili, siamo,
più deboli di una rosa,
giacchè ci distrugge una parola,
uno sguardo.
Ma nella nostra fragilità concepiamo i titani.
E nella nostra intimità,
creature effimere,
produciamo l’eternità.
Scommetterò tutta la mia vita
sulla poetica
dei piccoli atti
Entrerò ogni giorno
in questa trama dello sconosciuto
che sostiene gli oggetti comuni
Tirerò fuori la mia forza
del sentimento puro
di essere nel centro
Il Creatore della Biodanza
Molte forze si sono manifestate dentro di me per condurmi finalmente all’ideazione di questo insieme di arte, scienza e amore…
Nella cultura umana il dominio della parola e del pensiero si è trasformato in una sorta di monarchia assoluta che ha quasi completamente inibito la nostra capacità di essere nel presente emozionale, sensibile e affettivo della vita.
È in questa squilibrata evoluzione del potenziale umano che devono essere ricercate le cause del grande disagio esistenziale che è all’origine delle malattie: noi diventiamo organicamente vulnerabili quando indeboliamo il primordiale legame con la profondità del nostro essere, là dove la vita accade con istinto, empatia ed intuizione rivelandoci con altissima precisione i nostri bisogni primari e le nostre priorità esistenziali.
La seconda guerra mondiale aveva mostrato che l’uomo può raggiungere livelli di perversità inconcepibili…l’olocausto, le bombe atomiche….ma d’altra parte avevo anche vissuto esperienze di amore e di estasi in una dimensione misteriosa e insieme meravigliosa del mondo…
Avevo amato, avevo avuto figli, avevo conosciuto i primi uomini che si battevano per la difesa della terra….sentivo nel mio corpo tutte le manifestazioni dell’estasi, della fraternità, dell’erotismo, dell’energia creatrice e dell’impeto vitale, sentivo la possibilità del contatto puro con la realtà viva attraverso il movimento, i gesti e l’espressione dei sentimenti…
Esiste in tutti noi l’urgente bisogno di ricominciare ad incontrarci per vivere insieme l’atto solenne e incondizionato dell’incontro umano affinchè attraverso lo specchio con altre identità io possa realmente maturare un autentica coscienza di essere.
La musica era il linguaggio universale, l’unico che tutti potessero comprendere nella Torre di Babele del mondo.
E il movimento accompagnato dalla musica era la forma ideale per integrare corpo e anima perché poteva comunicare a tutti i partecipanti felicità, tenerezza e forza…ed io volli condividere tutto ciò con un gran numero di persone.
Fu da questo insieme di esperienze e sensazioni che sorse il desiderio di formare piccoli gruppi per danzare, cantare e incontrarsi con la musica.
La Biodanza nacque così e così continua ad essere : un modo di convivenza con la bellezza in cui l’unità affettiva si genera nello scambio di un energia intima con gli altri…
Ho constatato che durante i nostri momenti di incontro accompagnati dalla musica apparivano modelli universali di espressione in relazione alle diverse emozioni stimolate.
Ho così potuto dare una solida struttura al mio lavoro nella quale musica, movimento ed emozione formavano una perfetta unità.
Sono così nate danze ed esercizi a partire dai gesti naturali dell’essere umano con obbiettivi precisi a stimolare la vitalità, la creatività, l’erotismo, la comunicazione affettiva tra le persone e il senso di appartenenza all’universo.
Un documento prezioso. Che testimonia ancora una volta di più la grandezza di questa Anima così unica votata alla tenerezza e alla meraviglia del vivere.
È la lettera che Rolando Toro ha scritto a tutti i suoi Insegnanti italiani quando, nell’ottobre del 1997, ha lasciato dopo 8 anni l’Italia per ritornare a vivere in Cile, la Sua terra.
Cari amici della Biodanza,
Sto rientrando nel mio Paese come chi, dopo lunghi viaggi, torna a casa.
Al chiudere gli occhi vedo sotto le mie palpebre tutti i vostri volti.
Andando a dormire, nel riposo dopo la lunga giornata, sento nel mio cuore tutta la tenerezza ricevuta.
Lasciare l’Italia beneamata ed i paesi dell’Europa dove ho conosciuto la gioia di vivere, è un esperienza difficile da assumere, un misto di malinconia e bellezza dell’amore lontano.
Nelle retine del tempo porto questi paesaggi, i laghi, le montagne e le foglie dell’autunno.
Abbiamo creato insieme un nuovo scenario d’amore e di evoluzione.
Adesso sarà necessario rimanere uniti per generare nuovi frutti di vita.
Ritornando in Cile insieme a Claudete e Anna Laura, seguiremo ad essere legati a voi come quando, venuti in Europa, abbiamo mantenuto per otto anni una comunicazione costante con i nostri allievi e professori in America Latina.
Il nostro spazio è il mondo.
Il tempo-spazio del cuore è infinito.
Sarò sempre con voi e ritornerò ogni volta che mi sarà possibile a rinnovare dentro di me la vostra dolce presenza.
Vi saluto con profondo amore,
Rolando Toro, ottobre 1997
A te, Rolando caro
Dal tuo cesto pieno di doni, di meraviglie e d’amore per tutti hai estratto l’ultima sorpresa…
Ora puoi avvolgere ancora meglio il Cuore del Mondo.
Ora puoi esserci ancora più vicino.
Ora sei in quel’ineffabile Luce che tutti coloro che ti hanno incontrato
hanno sempre potuto scorgere nei tuoi occhi…
Era la Luce delle Anime Grandi.
Quelle Anime che ogni tanto passano…fecondano di Vita le altre Vite…
e poi se ne vanno… in un attimo.
Pochi Uomini hanno saputo onorare l’umano meglio del tuo genio pieno di solo amore, Rolando.
E la nostra gratitudine per te è eterna.
Ugo
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